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sansevieria

Immagine: 

Mi sono innamorata delle sansevierie circa trent'anni fa quando andai per la prima volta  a far visita ad una signora che poi sarebbe diventata una cara amica. Possedeva un grande salone all'americana e come separazione dall'ingresso al resto dell'ambiente aveva posto una barriera di una ventina di sansevierie, in fioriere rettangolari, tutte della stessa altezza, molto compatte che davano l'idea di un muretto verde variegato, con un effetto molto gradevole.
E' in quel periodo che ho acquistato la mia prima pianta (la prima foto ), da cui sono state riprodotte numerose altre che ho regalato, salvo lasciarmene una (seconda foto ), che tengo sul ballatoio, molto apprezzata dai miei vicini.
Uno studio condotto in India dimostrerebbe come alcune piante, in particolare Sansevieria trifasciata, Epipremnum aureum o Pothos e Chrisalidocarpus lutescens o Areca, hanno la capacità di rigenerare l'aria in ambienti chiusi come case o uffici rendendola piu salubre.
Originaria dell'Africa tropicale e dell'India la sansevieria appartiene alla famiglia delle Agavaceae ed è articolata in circa 60 specie. Quella rappresentata è una Sansevieria trifasciata "Laurentii"; sono  diffuse anche la Sansevieria hahnii che ha foglie verde scuro più larghe e più basse disposte a rosetta e la Sansevieria cylindrica con foglie verde scuro, cilindriche, carnose alte fino a un metro.
La sansevieria è molto facile da mantenere in perfetta forma ( le due piante fotografate hanno circa trent'anni): l'accortezza principale per la loro sopravvivenza è fare attenzione alle annaffiature; evitare di dare troppa acqua; in autunno e in inverno annaffiare una volta al mese,in primavera/estate ogni quindici giorni. Io, veramente, siccome in estate le metto all'aperto sul balcone, le innaffio un pochino più spesso, ma sempre con molta parsimonia.
A volte qualche foglia ingiallisce e muore,ma non è un grave problema perchè ogni anno spunta alla base qualche nuova foglia che in breve raggiunge l'altezza delle altre.
La moltiplicazione avviene per separazione dei rizomi o tramite talea foliare ( per la verità quest'ultima tecnica mi è riuscita raramente ).
In definitiva è una pianta che può dare soddisfazioni anche a chi non è dotato di un particolare pollice verde.