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Giardino degli Aranci - Parco Savello

Alla sommità del Colle Aventino si affaccia verso il Tevere il Parco Savello noto come Giardino degli Aranci. Il parco era un antico fortilizio della famiglia Savelli all'Aventino realizzato su precedente castello dei Crescenzi, divenuto successivamente orto dei padri domenicani della contigua chiesa di Santa Sabina - Basilica paleocristiana del IV secolo ( vedi foto 1 ).
Il parco nella veste attuale fu realizzato nel 1932 dall'architetto Raffaele De Vico con il preciso scopo di dare a Roma un terzo belvedere sulla città oltre al Pincio e al Gianicolo.
E' conosciuto come Giardino degli aranci per le numerose e belle piante di Aranci amari - Citrus auranthium - frammisti ai Pini domestici - Pinus pinea. I pini sono caratteristici dei panorami di Roma, presenti in gran numero sia nei parchi storici o recenti, che lungo le vie consolari, tanto da aver ispirato il melodioso Poema Sinfonico "I Pini di Roma" del celebre compositore Ottorino Respighi; gli aranci, invece, come tutti gli agrumi, è difficile vederli perché le poche piante coltivate in città si trovano generalmente in giardini o cortili chiusi per essere protette dalle intemperie.
Questo giardino. comunque, deve la sua notorietà non tanto alle specie botaniche, quanto alla meraviglia del panorama che che si gode dalla sua terrazza che degrada scoscesa verso il Tevere. La foto rappresenta solo una parte di quello che in realtà l'occhio del visitatore può osservare dal vivo ( foto 3 ).
Nel parco si respira un'atmosfera di pace e tranquillità; cosa che devono sentire anche i pappagalletti presenti in una numerosa colonia ( foto 4 ).
Notai questi uccelli esotici , tre o quattro, circa una ventina di anni fa ai margini della Valle della Caffarella in prossimità delle abitazioni. Pensai che fossero stati liberati da qualche gabbia nei paraggi.
Dopo qualche anno li ho, più che visti, sentiti in alto sugli alberi della vicina Villa Lazzaroni. E' qualche anno che li vedo e sento le loro strida abbastanza sgradevoli mentre passano a mezza altezza tra i palazzi seguendo le vie cittadine, generalmente a gruppi di tre o cinque, per recarsi da una villa all'altra. Li ho notati sempre molto agitati, schiamazzanti in alto sugli alberi o in volo; invece al Giardino degli Aranci stavano tranquilli a terra facendosi anche avvicinare, un pò come i piccioni con cui dividono, sembra pacificamente, il territorio; forse anche loro percepiscono l'aria di pace che si avverte in questo parco; non per nulla sono Parrocchetti monaci - Mayiospitta monachus- e si sentono a loro agio vicino ai padri carmelitani, pur se le rispettive livree hanno colori diversi.

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